Ormai è assodato che le attività e i processi del Travel e del Mobility management si integreranno sempre di più, inglobando anche le attività inerenti alla gestione della flotta aziendale (fleet management). Ma quali sono le nuove competenze del Travel & Mobility Manager?
Quale sarà il profilo ideale del futuro Travel & Mobility Manager per poter gestire questa maggiore complessità in azienda? Quali soft skill dovrà avere oltre alle abilità specifiche e tecniche che già oggi gli vengono richieste? Sarà sufficiente la conoscenza del mercato e dei servizi di business travel o sarà necessario possedere altre abilità?
Per dare risposta a queste domande, bisogna partire dalla comprensione e dalla consapevolezza dell’importanza del ruolo del Travel & Mobility Manager all’interno di un’organizzazione e dal valore che lo stesso porta attraverso le azioni e le scelte che propone in termine di riduzione di costi, Travel -ROI e incidenza sul MOL. Un ruolo con un compito importante e strategico.
Sommario
ToggleIl ruolo del Travel & Mobility Manager
Le aziende più attente e organizzate vogliono già oggi analizzare report e dati sempre più precisi per migliorare le proprie performance, prevedere gli spostamenti dei dipendenti e i costi in modo globale.
Si concentrano su questi fattori e via via passano dal TCO (total cost ownership) al TCM (total cost of mobiltiy) per una migliore la gestione della spesa. In pratica, si sposta l’attenzione dal costo onnicomprensivo dei servizi travel e dell’auto aziendale a un costo globale della mobilità che riguarda tutti gli aspetti degli spostamenti e delle trasferte legate alla persona, al singolo dipendente.
Competenze sempre aggiornate: i vantaggi
Le competenze tecniche sono come lo yogurt… hanno la scadenza! Hanno un valore sempre più a tempo determinato, si superano come i software.
Chi non si aggiorna e non segue una formazione continua rimane tagliato fuori dallo sviluppo e dall’evoluzione per poter assolvere al meglio la funzione.
L’Intelligenza Artificiale e l’innovazione tecnologica si sostituiscono e supportano il lavoratore nei compiti e nelle attività ripetitive meglio di quello che riesce a fare l’uomo, aggiornando continuamente i propri algoritmi sono sempre al passo con i tempi e le richieste di sviluppo.
Per questo i Manager in generale, non solo per questa attività, dovranno essere in grado di applicare le proprie competenze in modo creativo e imparare a gestire maggiormente la complessità dello scenario che si propone ogni giorno diverso. Dovranno trasformarsi, da esecutori di attività, lasciando questa parte all’IA, a creatori e gestori di nuovi processi e relazioni sia interne che esterne all’azienda.
Il Travel & Mobility Manager deve evolversi in base al contesto aziendale e crescere con esso. Il computer, lo strumento tecnologico e l’Intelligenza Artificiale, anche la più evoluta, non sono in grado di definire i processi e gli ambiti della loro applicazione ma solo di eseguire in maniera sempre più efficiente ciò che a loro viene richiesto. La definizione dei processi e gli ambiti di applicazione rimarranno una prerogativa dell’uomo e delle sue capacità creative e realizzative.
Risulta quindi evidente, che le competenze tecniche saranno sempre meno importanti rispetto alle competenze relazionali e metacognitive.
Le soft skill del Travel & Mobilty Manager
Il problem solving strategico, la leadership, il design creativo, la negoziazione, il change management il decision making, intelligenza emotiva, saranno sempre più le soft skill necessarie per qualsiasi tipo di lavoro.
Per la valorizzazione del ruolo e un maggiore riconoscimento dei Travel & Mobility Manager, la Prassi UNI/PdR35:2018 individua, tracciando le linee guida della formazione, le abilità, le conoscenze e le competenze di base, per chi intende intraprendere un percorso di cambiamento e di miglioramento in quest’ambito.
Abilità e competenze che potete anche ritrovare riassunte nella tabella che ho pubblicato nel mio contributo all’e-book Business Travel Management che riportiamo di seguito:
Hard skill | Soft Skill |
Conoscenza del mercato del mercato travel | Negoziazione, acquisti, comunicazione,
revenue management, risk management |
Projet manager | Leadership, problem solving, processi Lean, norme ISO, organizzazione aziendale |
Competenze fiscali, amministrative, finanziarie, legali | Norme e leggi Italiane e dei paesi interessati, dogana, privacy |
Mobilty manager | Servizi alternativi, gestione risorse, welfare, |
Fleet manager | Logistica, assicurazioni, |
Conoscenza dei tool digitali | Gestione del cambiamento, conoscenze digitali |
Competenze cognitive | Creatività, intelligenza emotiva |
Quando iniziare un percorso di formazione?
Non esiste un momento giusto nella vita per incominciare un percorso di cambiamento, di sviluppo personale e professionale. Ogni momento può essere quello buono e spesso il cambiamento e la voglia di crescere professionalmente sono imprescindibili dallo sviluppo e crescita personale.
Il momento buono è quando si decide di volere essere parte attiva e non passiva della quotidianità.
Il futuro manager dovrà essere in grado di coniugare e sviluppare competenze attive, trasversali e generative, ed essere disposto ad imparare sempre cose nuove in un processo di continuo miglioramento. L’auto-motivazione e il saper motivare le persone che lavorano nel team, porre e condividere obiettivi chiari e premianti, e alzare sempre un po’ di più l’asticella dopo ogni traguardo raggiunto, saranno il carburante per lo sviluppo delle competenze personali e professionali.
Quanto imparato e assimilato giorno dopo giorno durante le esperienze, lo studio e la formazione riemergono sempre al momento del bisogno, generano risorse e soluzioni ai nostri progetti pescando da fonti e informazioni inaspettate e sconosciute.
Se anche tu sei pronto ad incominciare a sviluppare le tue competenze informati sui prossimi corsi di formazione di Travel for business Academy