Cosa mangiare in Cile: carni speziate da innaffiare con un buon vino

Condividi

Gli amanti dei sapori forti e dei cibi particolarmente conditi non potranno non gradire la cucina cilena, che offre una varietà di piatti molto nutrienti e “vivi”, nello spirito tipico della cultura latinoamericana. Com’è facile immaginare, la vicinanza dell’Argentina e del Perù ha favorito, nel corso del tempo, diverse contaminazioni e “scambi” di tradizioni gastronomiche, andando a rinforzare soprattutto quelle legate alla preparazione dei vari tipi di carne; tuttavia, nonostante la predominanza carnivora, il Paese vanta una cucina molto variegata, adatta a qualsiasi tipo di palato. Ecco dunque cosa mangiare in Cile durante uno dei vostri viaggi d’affari.

Iniziamo con l’elemento immancabile sulle tavole cilene, le salse. Va subito detto che, a differenza di altre cucine sudamericane, quella cilena non abbonda eccessivamente di condimenti piccanti, quindi, mangiando un cucchiaio degli intingoli più tipici, non si rischierà di sentire la gola in fiamme. La salsa più diffusa è certamente il pebre, una salsa aromatica dalla consistenza spessa, a base di coriandolo fresco, aglio, cipolla e peperoncino, il tutto grossolanamente tritato, con l’eventuale aggiunta di semi di cimino e pomodoro fresco, ottima se servita con pane o patate. Esiste una particolare filosofia dietro alla “cultura” della salsa, secondo la quale il piccante non deve mai coprire il sapore dei cibi, ma sempre esaltarlo: per questo il pebre è consigliato anche a coloro che generalmente provano fastidio nel sentire “pizzicare” la lingua, perché quella giusta dose di peperoncino presente nella ricetta valorizzerà appieno la corposità del piatto. Altre salse molto utilizzate sono quelle a base di palta, l’avocado, che assumono la medesima consistenza della maionese.

Passeggiando per le strade delle principali città, ci si imbatterà molto frequentemente nei venditori di empanadas, fagottini di pasta ripieni, che, nella loro forma a mezzaluna, ricordano apparentemente i nostri calzoni. La ricetta originaria appartiene agli argentini, i quali a loro volta la appresero dai popoli arabi del Mediterraneo; in Cile si possono trovare decine e decine di varianti, ripiene di carne, cipolla, verdure, frutti di mare, uova o persino uva passa.

Proseguiamo il percorso culinario sconfinando nelle ricette forti di un Paese in cui la natura incontaminata permette ancora agli animali di nascere, crescere, pascolare e correre liberamente, nutrendosi di aria fresca e raggi solari: in simili condizioni, è normale che i piatti a base di carne siano predominanti in una carrellata che voglia illustrare in modo esaustivo cosa mangiare in Cile. Iniziamo allora con un tipo di “street food” particolarmente apprezzato, il choripan: due fette di pane, talvolta tostate, che contengono un grosso chorizo, termine usato per indicare gli insaccati e le salsicce tipiche del luogo, solitamente a base di carne bovina o suina speziata con la paprika. Passiamo quindi alla cazuela, un intingolo servito in un caratteristico piatto fondo, generalmente d’argilla, e contenente carne di pollo, patate, zucca gialla, riso ed erbe aromatiche. Gli intenditori di carne apprezzeranno sicuramente il modo in cui i cileni preparano il lomo a la pobre, un’enorme fetta di manzo servita con due uova al burro e patate fritte, il cordero, lombi di agnello cucinati con limone, sale, pepe, burro e olio, e il guanaco, un animale simile al lama, che cresce principalmente nella Patagonia, cotto come uno spezzatino o un brasato, dalla consistenza molto tenera. Un altro tipo di spezzatino è il charquican, composto da zucca, spezie, patate e pasta negra, un tipo di carne di vacca molto compatta e senza nervi. I più intraprendenti potranno poi tuffarsi in una parillada, una grigliata di intestini,

mammelle e sanguinacci; infine, per concludere l’esplorazione delle ricette carnivore, ecco un ultimo piatto non particolarmente leggero, la chorillana: tipico della cucina peruviana, è stato “prestato” ai vicini cileni, e si compone di un’abbondante dose di patate fritte unite a diversi tipi di carne, con l’aggiunta di uova all’occhio di bue e cipolla (si tratta all’incirca degli stessi ingredienti utilizzati per le bistecche a la pobre).

Passiamo finalmente al pesce, citando la chupe marisco, una densa zuppa di molluschi con una deliziosa crosta di pan grattato e formaggio, i locos, delle “pazze” capesante giganti bollite, accompagnate da un contorno di insalata e patate lesse, e la paula, una zuppa di pesci e frutti di mare tutti di notevoli dimensioni.

E quale modo migliore di gustare tutte queste prelibatezze, se non abbinandole a degli ottimi vini cileni? Va infatti sottolineato che il Cile è il Paese dell’America meridionale che vanta maggior notorietà a livello internazionale per la produzione di vini; le uve bianche coltivate sono soprattutto il Sauvignon blanc, lo Chardonnay e il Sauvignon Vert, conosciuto come Sauvignonnasse, mentre le uve a bacca rossa includono il Merlot, il Carmenère, il Pais e il Cabernet Sauvignon.

Per digerire a fine pasto, niente di più indicato del pisco, un’acquavite locale, originaria del Perù, ricavata dalla distillazione di vino bianco e rosato, aromatico e non, utilizzato per la preparazione del pisco sour, un cocktail la cui invenzione è attribuita a Victor Morris, immigrato americano di Salt Lake City, che si trasferì in Perù nel 1913.

Ogni località cilena ha determinate abitudini gastronomiche da valorizzare e conservare, quindi stabilire a priori quali siano i miglior posti in cui fermarsi a mangiare è sicuramente difficile; possiamo però affidarci alla classifica stilata da TripAdvisor sui migliori ristoranti che si possono trovare durante un viaggio in Cile, in particolare nella capitale Santiago del Cile.

Iniziamo con il Peumayen Ancestral Food, che propone integralmente tutta la cucina cilena, da nord a sud, all’interno di un ambiente molto intimo, caldo e accogliente: qui sarà possibile degustare tanti assaggi che ripercorrono i sapori tradizionali, ma il palato rimarrà piacevolmente sorpreso dalle rivisitazioni dei piatti principali, che uniscono la classica cucina cilena a ingredienti inconsueti e ricercati. Un altro ambiente particolarmente sofisticato è il Bocanariz, un’enoteca che offre ai suoi clienti una cortese accoglienza e un’ottima scelta di vini, con cui accompagnare gustosi piatti a base di carne o pesce: il personale sarà estremamente lieto di fornire tutte le indicazioni necessarie per orientarvi in mezzo alle tantissime etichette, ma, ovunque ricada la vostra decisione, il successo sarà garantito. Infine, i cultori della carne di qualità non potranno lasciarsi sfuggire l’occasione di cenare in quello che è considerato l’esperto per eccellenza, in materia: il ristorante Ox, dove, a detta di tutti, si mangia in assoluto la carne migliore di Santiago.

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi