Vi ricordate il boom economico degli anni 60 in Italia? Vi piacerebbe riviverlo ed esserne protagonisti? Oggi è possibile in Ecuador, uno dei luoghi più incredibili della terra che per troppo tempo è stato considerato la “repubblica delle banane”; sebbene una certa dose di verità ci fosse in questa affermazione poiché l’Ecuador è ancora oggi il più grande esportatore di banane nel mondo.
Ma non è di questo che vogliamo parlarvi, ma dell’incredibile sviluppo economico che l’Ecuador sta vivendo, lasciando alle spalle i passati tempi dell’incertezza e quelli della tumultuosa storia politica.
Oggi, dopo l’elezione a Presidente dell’economista Rafael Correa, in carica dal 2007, l’Ecuador ha realizzato una serie di cambiamenti positivi in diversi ambiti: economici, sociali e nelle moderne infrastrutture che hanno permesso una vivace ascesa del Paese in campo internazionale.
A raccontarcelo, per la community di Travel for business è Diana Condo, consulente aziendale in International Management ed esperta in Cooperazione Internazionale e Sociale. È arrivata in Italia 21 anni fa dalla città di Guayaquil e subito si è dedicata alla sua formazione e crescita personale. Grazie ad importanti borse di studio e alla sua grande tenacia, ha conseguito la laurea in “Scienze linguistiche per l’Imprese “-” Mediazione Culturale” nelle lingue spagnolo, italiano e inglese.
Diana, che conosco da diversi anni, è un vulcano di donna: energica , combattiva e di grandissimo spirito umanitario.
Sono molte le cause in cui si è tuffata e dedicata per il suo Paese di origine e dal 2012 ha iniziato un vero e proprio percorso di sostegno alla comunità ecuadoriana presente a Milano. È stata la fondatrice ed ex presidente dell’Associazione di Universitari dell’Ecuador in Italia – No Profit (ASSUNECIT) con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il riconoscimento del talento umano ecuadoriano di studenti in Italia, promuovendo l’attività nel campo dell’istruzione e della cultura.
Diana, Ecuador e Italia, che cosa rappresentano per te?
Per me sono due Paesi con le stesse dimensioni, ricche di storia e di archeologia, e per noi ecuadoriani l’Italia è sempre stato un paese di riferimento, non solo per la sua cultura, caratteristica nel mondo latino, ma anche per le affinità in termini di ricchezza di materiale e biodiversità.
Noi siamo in una fase di profonda trasformazione e di grande sviluppo e l’esperienza italiana ci aiuta e ci aiuterà sempre più nel futuro a realizzare esperienze positive per l’Ecaudor. Stiamo osservando il know how italiano, soprattutto in ambito delle bio tecnologie che saranno, per il Paese, una delle aree di maggior investimento e produttività.
Perché gli aspetti ecologici sono così importanti oggi in Ecuador?
Abbiamo un territorio immenso da salvaguardare e ricco di biodiversità.
Guardiamo ad esempio i danni che la fuoriuscita di petrolio ha provocato nella foresta Amazzonica, ma anche la particolare attenzione alla salvaguardia dell’habitat dei popoli indigeni.
L’obiettivo è, e sarà sempre più, proporre soluzioni che rendano l’attività umana compatibile con la natura.
L’Italia e gli imprenditori italiani come possono aiutare questa trasformazione.
L’esperienza italiana, verso il rispetto dell’ambiente e il mantenimento della biodiversità, può aiutarci ad indirizzare lo sviluppo su attività imprenditoriali del settore agroalimentare, farmaceutico e chimico. Quest’ultimi sono fondamentali perché, attivando la ricerca sui principi attivi delle piante medicinali tradizionali dell’Ecuador, si potranno trovare nuove soluzioni ancora oggi inesplorate.
Anche i settori ad alto contenuto tecnologico, e basso impatto ambientale, così come i settori collegati al turismo dell’Ecuador, saranno determinanti per incrementare una ricettività di alto livello e per tutte le fasce sociali.
Inoltre, anche la creazione di campus universitari saranno la nuova frontiera. Capaci di ospitare studenti stranieri possono costituire un’ottima possibilità di cooperazione e collaborazione tra l’Italia e l’Ecuador: gli scambi culturali rappresentano la ricchezza intellettuale di un paese e queste esperienze ci aiuteranno a sviluppare anche il sistema di comunicazione e la rete delle infrastrutture (strade, ferrovie, porti e aeroporti).
In sintesi stai dicendo che la tecnologia italiana è fondamentale per l’Ecuador e le sinergie che si potranno sviluppare saranno di reciproco interesse e vantaggio?
Assolutamente sì. L’Ecuador vuole diventare un Paese con un modello di sviluppo sostenibile, dove la qualità della vita potrebbe diventare una delle migliori a livello mondiale.
Un Paese in grado non solo di attrarre nuovi investimenti, risorse e forza intellettuale, ma anche nuovi professionisti, lavoratori italiani ed europei che desiderano un mondo diverso, un nuovo modello di sviluppo armonico.
Il turismo sarà quindi una nuova frontiera?
Certo, poiché sarà in grado di attrarre un turismo non solo stagionale; per esempio i pensionati italiani, considerato il basso costo della vita rispetto agli attuali parametri italiani.
Ma quando parliamo di turismo parliamo di tutto quello che è legato al turismo: ottimizzazione degli scambi, strutture ricettive e ospedaliere. E anche qui i nuovi imprenditori del futuro saranno quelli in grado di investire nel settori dell’industria, dell’ energia, delle telecomunicazioni, della petrolchimica, dei trasporti, della metalmeccanica e dell’ informatica.
Come si può realizzare tutto questo?
Prendiamo ad esempio il modello italiano, parastatale, molto apprezzato dal nostro popolo. L’obiettivo è quello di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato dove lo stato farà da garante degli investimenti degli imprenditori italiani in Ecuador.
Quali saranno le opportunità per le donne in Ecuador, e che cosa stai facendo a questo proposito.
Nel mese di marzo 2014 ho collaborato con l’area sociale del nostro Consolato dando supporto al progetto “Da donna vulnerabile a donna imprenditrice”. L’obiettivo è stato quello di promuovere le donne ecuadoriane nel loro percorso di vita sia familiare che professionale. Ma mi occupo anche di promuovere e far conoscere in Italia, la nostra cultura e filosofia di vita “Sumak Kawsay”- Quechua Kichwa parola visione del mondo ancestrale della vita per creare una società fondata sull’integrazione, solidale ed equa, il benesere comune, e la libertà basata sulla giustizia e pace.
E i tuoi obiettivi del futuro?
Continuo ad esercitare la mediazione culturale attraverso la comunicazione strategica, coordinata e sostenibile con la nostra comunità ecuadoriana presente in Milano, con lo scopo di rafforzare l’integrazione e la inclusione sociale fra Ecuador, Italia ed il Mondo.
A questo scopo ho creato un’organizzazione nell’ambito della cooperazione internazionale e sociale di nome: “Insieme per il futuro ed oltre i confini”.
Ma di questo ve ne parlerò nella prossima puntata.
Continuate a seguirmi!
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Grazie per la tua brillante delucidazione, mi stavo documentando per un viaggio in Equador, adesso mi sento più pronto ad affrontare un viaggio Business/holiday