Prima di fare affari in un Paese estero, sviluppare attività di import export o sviluppare nuove relazioni, è utile conoscere la realtà culturale, le etichette di business e i comportamenti che si devono mantenere quando si incontrano nuovi interlocutori.
Abbiamo trovato per la community di Travel for business un modello elaborato da Labcom, il laboratorio di comunicazione interculturale e didattica dell’università Ca’ Foscari di Venezia diretto da Fabio Caon.
Si tratta di una mappa dei comportamenti che permette, in modo rapido di consultare alcune delle caratteristiche culturali più importanti nel mondo che possono essere utili quando si vuole realizzare business all’estero.
La mappa consente all’utente di esaminare molti dettagli di un Paese ma anche di valutare i comportamenti e le differenze culturali.
Sommario
ToggleCome vengono realizzate le Mappe?
Per ogni Paese sono stati selezionati autori di madrelingua stranieri che da anni vivono in Italia e che sono stati individuati da LABCOM. Un lavoro di gruppo che analizza costantemente i vari comportamenti, interviste e punti di vista di ogni Paese ed elabora una sorta di scheda che viene, dopo tutte le verifiche del caso, pubblicata. Insomma un modo serio e strutturato per dare informazioni davvero utili ed interessanti anche a tutta la community di Travel for business.
Import Export Cina, esempio di Comunicazione interculturale
Se ad esempio prendiamo in esame il Paese CINA, vediamo che il sistema ci propone tre macro argomenti:
- I Valori culturali
- I Linguaggi non verbali
- I Linguaggi verbali
Se andiamo ad analizzare i linguaggi non verbali, troviamo ad esempio la voce “Testa ed espressioni facciali” dove sono evidenziate una serie di suggerimenti interessanti su l’’uso della fisicità che mettono in risalto come in Cina, è un elemento che pone enormemente a disagio gli osservatori o interlocutori italiani. Non a caso, i cinesi, da noi occidentali vengono descritti come imperturbabili, “senza emozioni”, distaccati. La gestualità è quasi assente in Cina e l’uso del corpo per esprimere emozioni o sottolineare l’enfasi di un discorso o di un pensiero è assai raro negli interlocutori cinesi. In Cina, sin da piccoli, i bambini vengono educati a dissimularre le proprie emozioni e controllare a tal scopo l’uso del corpo, le espressioni facciali, la gestualità.
Mentre se analizziamo il contatto oculare scopriamo che in Cina questo tipo di contatto può essere interpretato come segno di sfida o di mancanza di rispetto soprattutto nel caso in cui sia il sottoposto a guardare negli occhi il proprio superiore o il capo della delegazione straniera. In particolare sul lavoro, lo sguardo del sottoposto deve essere rivolto verso il basso nel momento in cui viene ripreso o rimproverato da un superiore. Il contatto oculare è invece più diffuso tra amici o conoscenti in situazioni non formali.
Volete scoprire di più? Allora vi suggeriamo di cliccare sulla seguente immagine e scoprire cosa è utile per il vostro prossimo viaggio business!